COME DOMARE LE SABBIE MOBILI

Io sono come le sabbie mobili, cambio velocemente e di continuo. Ti consiglio di provare, non ci si annoia mai. La vita è una giostra.

venerdì 11 novembre 2011

Irraggiungibile

Sei comparso tra gli aghi di un pino come una stella gialla e ho saputo che non eri la mia stella, eri tropo legato al cielo.
Sei comparso sul pilastro di un ponte sul quale stavo per trovare la fine e l'inizio. Ma il ponte aveva già pilastri accoppiati due a due.
Sei comparso tenedo per mano la mia ombra, ho saputo così che eri bello perchè eri piaciuto a lei.
Sei comparso nel cemento di una scala che sapevo che non potevo salire, soffro di vertigini.

Lunatica

Non dormo, mi ricevi? Chiedevo alla Luna e lei mi chiamava "lunatica", era il mio battesimo.
Io dicevo "sei la mia dea" e lei diceva "anche tu sei mia!"
Non c'eranno testimoni al mio battesimo.
Troppa mancanza di sonno (per amore) porta ad essere lunatici ed ad avere una dea tutta per te.
Ma soprattutto a non avere testimoni.

Sull'indifferenza

Ti stavo inseguendo per le strade, in segreto.
Chi eri? Eri l'amore eterno, quello che non si stanca mai.
Ti ho messo una mano sulla spalla una volta. Ti sei voltato e forse ti sei chiesto "chi è? c'è qualcuno? Forse...mi era solo sembrato!"
Tornavo sempre a casa e tornavi anche tu. Ma non mi vedevi. Non mi hai vista nemmeno quando avevi perso le chiavi e mi hai aspettata per aprirti la porta. Abitavamo casualmente allo stesso indirizzo.
Così ho capito che anche io mi ero inventata le parole "si si si lo voglio" e mi sono allontanata in auto, ricordi quel giorno? Amore eterno... e non ti cerco più! L'amore non si stanca, io si.
Ho rinunciato all'eternita per un attimo.

Non ti volevo

Mi ti hanno cucito
sulla pelle
come un'orchidea
sul suo albero secolare.
Mi ti hanno cucito
nel cuore
come un'inflorescenza
che profuma la vita.
Io non ti volevo
ora mi duoli
quando non mi vuoi.

Sull'importanza del riposo

Che rumore assordante è la necessità del riposo quando il giorno dopo ti devi svegliare presto. Sei ore bastano per riposare. Ma se diventassero 5 o 4 o 3? Uno stupido cumulo di pensieri fa male.
Ho un corpo in decomposizione dal giorno della mia nascita. Se non dormo un certo numero di ore sono nervosa come tutti gli altri, non possiedo un "innervosismo" speciale, mea colpa.
Oh, parlo di nuovo con me stessa, farnetico mentre devo dormire.
E perchè dormire? La strada che farò domani la conosco ad occhi chiusi.

CHE CI PORTERA' IL "DOMANI"

Domani ci porterà il sole, l'occasione di comprare cose in saldo, l'occasione di fare il clown.
Ci porterà delle nuove malattie, quelle vecchie diventano spesso noiose.
Ci porterà al mare o ci terra chiusi in casa.
Ogni "domani" ci porterà la domanda "che ci porterà il domani" finche la morte non ci separi.
Ed oggi? Oggi è generoso.
Mi ha portato e continua a portarmi ore di pulizia, doccia, acqua, pane e poesia.

LE SALE DI ATTESA

Qui da sola aspetto che si apre una porta.
Le sedie vuote aspettano con me.
Una volta sono caduta camminando per strada (mi capita spesso) e mi sono detta "non ci si fa mai troppo male, la terra mi appoggia sempre, altrimenti chissà dove potrei finire".Poco dopo ho preso per la prima volta l'aereo e non ho avuto paura, la Terra mi avrebbe appoggiata lo stesso.
Una stanza con una sola persona non puo' essere una stanza morta, indipendentemente di che cosa aspetti.
Però che tristi sono le sale di attesa e che vivi e belli i giardini fioriti che ci sono fuori che sono solo un ricordo.
Le sale di attesa delle nostre vite hanno solo porte, non hanno le finestre.
Ci sono dei giardini fioriti da qualche parte, è certo. Basta attendere

Sull'equilibrio

Le rughe di espressione mi spaventano.
Fingo di no
La luce del mattino mi fa sorridere ed il sorriso mi fa venire delle altre rughe.
Fingo di essere in vacanza.
Quando penso a lui sparisco da questo mondo e ritorno più povera.
Ogni giorno di lavoro, però, mi fa guadagnare.
Di che equilibri squilibrati siamo dotati!

Sull'autodistruzione

Niente di più facile che l'autodistruzione. Non abbiamo ricordi di essere stati unicellulari. Per questo, forse andiamo indietro, abbiamo troppe cellule ora, cresciute dalla cellula madre di cui non abbiamo ricordo. Cellule disorientate, senza figura materna. Quest'abbondanza di cellule ci da, forse, il diritto all'autodistruzione?
Ma il leone vuol vivere, l'aquila anche, ed i pesci, i serpenti, i delfini...non sanno loro di avere tante cellule!
Ci vogliono permessi di soggiorno per le aquile, per i leoni e per i delfini. Facciamo dei permessi di soggiorno anche per i bisonti americani, post mortem?
No, la legge non lo permette, la legge degli uomini non della natura.